Contro la Vendetta di Stato Tutt* a Genova Sab. 17 Nov.

Il 19-20 e 21 Luglio 2001 un movimento in crescita manifestava
nella blindatissima Genova. Un movimento che,per la sua potenzialità,
lo stato decide di stroncare. L’assassinio di Carlo, i pestaggi, le torture
alla Diaz e nella Caserma di Bolzaneto, l’uso militare di blindati,
lacrimogeni, elicotteri; un piano preparato dal Centro Sinistra di
D’Alema e gestito da Berlusconi con l’obiettivo di terrorizzare e
“rimandare a casa” ogni ipotesi di cambiamento.Ma non e’ bastato;
Genova aveva “parlato” alla società, portato la conflittualità in piazza,
innescato nuova partecipazione e protagonismo, per questo lo stato
non si ferma, per questo vuole condanne esemplari; quindi
Condannare Genova per controllare il futuro.
Non solo il processo ai 25 manifestanti ma anche il processo di
Cosenza, la cui sentenza uscirà il 19 dicembre, contro 13 militanti della
Rete del SUD-Ribelle accusati di “associazione sovversiva” per le
manifestazioni di Napoli e Genova 2001. Ben due processi, quindi, con
castelli accusatori e impianti diversi: a Cosenza il “reato associativo” e
la “destabilizzazione dello stato” a Genova le “responsabilità individuali
durante i cortei” e l’inviolabilità della Proprietà Privata (Vetrine, Banche,
Supermercati, Multinazionali). La legge, si sa, è uguale per tutti:
Tutto avviene in un paese in cui la “questione giustizia” è lo specchio
dell’odio di classe, della xenofobia, dell’autoritarismo delle classi
dirigenti. Un paese che “non torce un capello” a grandi imprenditori,
manager, affaristi, politici e militari reponsabili di crack finanziari, morti
sul lavoro, nelle carceri, nei CPT, affondamenti di navi di migranti,
crimini di guerra e che invoca la forca per lavavetri, writers, occupanti
di case e spazi sociali, clandestini, fumatori di canne, “ribelli” e “strani”
di ogni tipo. Tutti/e a Genova contro questo rovesciamento della realtà
che condanna chi si è ribellato ad una certa visione del mondo ed erge
a paladini dell’ordine i macellai in divisa e gli assassini di Carlo Giuliani.

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