DIVENIRE METROPOLI, ROVESCIARE LE CITTÀ.
12 DICEMBRE, *case occupate di *VIALE MATTEOTTI 15*.
ORE 17.00 Dibattito con:
– Toni Negri, filosofo.
– Marvi Maggio, architetta ricercatrice della rete INURA
– Fabrizio Bertini, Presidio permanente per la non riapertura dell’ inceneritore di Montale (Pt) e Rete Nazionale Rifiuti Zero
– Dariuche Dowlatchai (Associazione Hassan Fathi)
– Lorenzo Bargellini, Movimento di Lotta per la Casa di Firenze
ore 21.00
dopo una pausa per la cena: intervista aperta:
CLASSE A-VENIRE IL LESSICO E LE CATEGORIE DEL
MONDO IN TRASFORMAZIONE:
DIECI DOMANDE A TONI NEGRI , SU CAPITALE E
LOTTA DI CLASSE.
introducono: Massimo Cervelli e Vittorio Sergi
* Più della metà della popolazione mondiale vive oggi nelle aree metropolitane. La misura economica e politica della città italiana e della sua provincia estesa viene oggi sussunta all’interno della relazione metropolitana. Leggere le trasformazioni urbane, sociali ed economiche attraverso questa relazione significa interpretare non solamente la fisicità dello spazio urbano ma anche un paradigma di relazione tra il tempo, lo spazio e le forme di produzione. Infatti un processo antagonistico tra due parti, la cui relazione consiste nell’inimicizia, innerva totalmente la metropoli. Da un lato essa consiste, fedele alla sua etimologia, nell’esercizio di un comando che si irradia su tutti gli altri territori — per questo ovunque vi è della metropoli. Essa è lo spazio in cui e da cui l’intensità e la concentrazione dei dispositivi dell’oppressione, dello sfruttamento e del dominio si esprimono al loro massimo grado ed estensione. Nella metropoli collassano e finiscono la città e la campagna, la modernità e le seconde nature. Nella metropoli l’industria, la comunicazione e lo spettacolo fanno un tutt’uno produttivo, laddove al governo è demandato il compito di connettere e controllare la cooperazione sociale che ne è alla base per poi poterne estrarne plusvalore attraverso gli apparati biopolitici. [….] Nell’estensione metropolitana della vita comune vive l’ intensità dell’immaginazione rivoluzionaria del comunismo che viene. Questo incontro si propone come uno strumento di analisi delle trasformazioni profonde che stanno interessando l’area metropolitana di Firenze e più in generale tutte le aree urbane del continente europeo. Le specificità di Firenze e della sua regione rappresentano il terreno concreto su cui si esercitano i progetti, i tentativi, i successi e gli insuccessi di sovvertire il presente dominato dalla miseria di uno sfruttamento biopolitico sempre più intenso. la lotta contro la rendita e lo sfruttamento dell’ambiente nel ciclo produttivo post-fordista sono lo scenario quotidiano su cui agiscono oggi i soggetti sociali antagonisti, sovversivi, creativi. Interpretare questa realtà è fondamentale per tracciare una mappa delle azioni e dei progetti.
Movimento di lotta per la casa
GlobalProject Firenze