L’unica bonifica, il nEXt Emerson di nuovo sotto sgombero
Per la seconda volta in tre anni ci troviamo nostro malgrado a parlare di sgombero.
Proprio in questi giorni la proprieta’, l’Unica immobiliare, ha ricevuto il via libera per i lavori relativi alla bonifica dell’area chiamata ex star color, l’area che in parte “ospita” il NextEmerson.
Dovra’ completarli entro novembre 2010.
Ovvio che non siamo contrari alla bonifica dei siti inquinati, ma pensiamo di non sbagliare nel credere che quest’ultima verra’ utilizzata strumentalmente per richiedere lo sgombero del centro sociale, e la demolizione dell’area.
I 20 anni di vita del csa annoverano tre sgomberi ed ognuno di questi e’ servito a facilitare operazioni di speculazioni edilizia e a segnare i momenti piu’ bassi dell’amministrazione pubblica fiorentina.
La prima sede in via Bardazzi viene rasa al suolo per aprire alla speculazione sull’area di Novoli.
Via Niccolo da Tolentino e’ stata di recente coinvolta negli scandali sull’area di Castello, che hanno travolto la giunta Domenici.
L’edificio occupato e sgomberato in breve tempo in via Palagio degli Spini e’ oggetto periodico di interrogazioni comunali, additato come monumentale esempio di spreco di soldi pubblici.
Dopo questi trascorsi non siamo disposti a subire il quarto sgombero attuato per far posto ad interessi privati.
L’operazione compiuta dall’Unica su via di Bellagio ha tutte le caratteristiche della classica manovra speculativa: il terreno e’ stato acquistato a poco prezzo a seguito di un fallimento, ma l’area a ridosso del parco delle colline e’ soggetta ad un vincolo che ne impedisce il cambio di destinazione d’uso.
L’Unica attende dunque che qualche gioco di favori, o la pressione degli interessi dei costruttori sulla giunta, sblocchino la situazione e spianino la strada all’inizio della cementificazione.
Nelle aree che da industriali dovessero passare ad uso residenziale si dovrebbe certificare che non siano rimasti residui inquinanti. Ecco perchè l’Unica si scopre improvvisamente paladina dell’ambiente: questa certificazione sarebbe un primo passo per poter richiedere il cambio di destinazione d’uso. Se poi la bonifica dovesse, guarda caso, comportare la demolizione e il conseguente sgombero del NextEmerson, tanto meglio.
Al contrario dell’Unica che da impresa fa i propri interessi, e dell’amministrazione fiorentina che si crogiola nei giochi di potere e di palazzo, in questi anni il csa ha cercato di divenire uno spazio pubblico aperto alle iniziative di chi condivida quei valori di base sui quali la nostra esperienza si fonda: l’autogestione, il rifiuto della mercificazione della cultura, del divertimento e del tempo libero, l’ecologismo, l’antifascismo, l’antisessismo e l’antirazzismo. In quanto spazio aperto alla sperimentazione, non paralizzato dalla burocrazia o incatenato alla logica del soldo, il nEXt Emerson viene attraversato da molte esperienze, dalla palestra al corso di tango,i concerti, le presentazioni di libri, il teatro, l’officina, i laboratori di autocostruzione, riuso e riciclo, il mercatino del biologico, e mille altre piccole situazioni che quotidianamente vivono questi spazi. Tutto questo e’ stato realizzato in un’ottica mutualistica e volontaria, senza chiedere alcun finanziamento pubblico.
Il tessuto sociale che gravita attorno al nEXt Emerson, le centinaia e a volte le migliaia di persone che ogni mese ne fanno una realta’ viva rischiano pero’ di essere di nuovo private di questa piazza ideale posta ai margini di firenze, in un quartiere che e’ diventato suo malgrado simbolo della speculazione edilizia e della malafede dell’amministrazione.
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NextEmerson
Per maggiori info www.csaexemerson.it e le faq sulla bonifica