Palazzo Vecchio racconta…

E' molto istruttivo leggersi i feed rss del Comune di Firenze. Si tratta di una sintesi delle news emanate dall'Ufficio stampa del Comune. Si trovano facilmente (anche in normale formato html) sul sito del Comune.

Vi si trovano dentro tutta la sagacia,  la serieta', la brillante capacita' organizzativa, la fatica quotidiana nell'amministrare una citta' di persone incontentabili e irrazionalmente scontente. Senza queste news potremmo forse sottovalutare il lavoro certosino di queste persone, lo stress a cui sono sottoposte giorno dopo giorno, stress che e' evidentemente la causa di certe loro imbarazzanti uscite pubbliche. Ma come possiamo capire quanta fatica costa salire le scale del Comune ogni giorno, noi che Palazzo Vecchio lo vediamo solo da fuori? Come possiamo capire quanto e' difficile inventare ogni giorno qualche termine roboante per intitolare una nuova campagna mediatica che distolga l'attenzione pubblica dai, suvvia, piccoli inconvenienti e incidenti di percorso? Come possiamo capire quanto stress comporti il doversi continuamente parare le spalle da nemici astuti come volpi, da opposizioni invisibili, da amici che diventano nemici e nemici da far diventare amici? Per non parlare della fatica mentale di doversi sempre tenere aggiornati sugli ultimi sviluppi economici, su chi si deve baciare (e per quante volte), su chi si deve ringraziare, a chi si deve ricambiare un favore, a chi si deve fare un segno convenzionale, chi si deve scaricare, chi dobbiamo far finta di non conoscere…

Per fortuna queste emanazioni giornaliere contribuiscono a darci una seppur minima idea della frenetica vita in Consiglio Comunale.

Riconosciutane l'importanza non possiamo trattenerci dal amplificare l'eco di queste informazioni, condividendole con i nostri lettori e aggiungendo ogni tanto qualche commento (lo distinguerete dal grassetto).

Iniziamo con alcune perle tratte dai comunicati del 9 ottobre 2007. ieri insomma.

153esimo anniversario della Polizia Municipale/1. Il sindaco Domenici e l'assessore Cioni: "Il rispetto delle regole è un valore fondante della democrazia"


Il rispetto della regole quale valore fondante della democrazia e le novità contenute nel 'pacchetto sicurezza' concordate con il governo dai sindaci delle grandi città. Sono questi i temi al centro degli interventi del sindaco Leonardo Domenici e dell'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni nel corso delle celebrazioni del 153esimo anniversario della fondazione del corpo della Polizia Municipale. Erano presenti anche il prefetto di Firenze Andrea De Martino, le autorità civili e militari. Il sindaco Domenici, commentando le novità del 'pacchetto sicurezza' concordate con il governo dai sindaci delle grandi città, ha ribadito il dovere da parte di tutti di rispettare le regole: ed in quest'ottica ha poi sottolineato e difeso le prerogative della Polizia Municipale fiorentina.

Beh apriamo subito con un evidente tono scherzoso e ilare del nostro sindaco. Talvolta Domenici si diverte a fare degli innocenti scherzi ai propri cittadini condendo i suoi discorsi di umor nero, per testare la reattivita' della platea. "Il rispetto delle regole e' un valore fondante della democrazia!" – facce perplesse in sala, ammicamenti tra il personale di servizio, Ligresti a Palermo (anzi a Milano!) immediatamente informato al telefono assume uno sguardo interrogativo, Pontello e la Tea Albini si guardano imbarazzati.. – "Oh stavo scherzando! ahaha ci cascate sempre come polli dio mio…!" . Subito il buonumore torna in sala, e in differita anche a Palermo (anzi, a Miano!), ce ne dimentichiamo sempre: il sindaco piu' bello d'Italia e' anche un simpatico buontempone.

"Questo 153esimo anniversario cade in un momento molto particolare riguardo il tema della sicurezza, non solo nel dibattito pubblico ma anche per le scelte impegnative di tipo normativo che sono state fatte" ha esordito il sindaco, citando poi due punti fondamentali dell'accordo di ieri con il ministro Minniti: il potere per i prefetti di allontanare i cittadini comunitari anche per motivi di ordine pubblico e di pubblica sicurezza, e l'ampliamento della sfera di competenza dei sindaci, che possono prendere provvedimenti 'contingibili e urgenti' anche riguardo temi legati alla sicurezza urbana dei cittadini e al decoro urbano. "Questo punto è particolarmente importante anche come aspetto di principio – ha ribadito Domenici – anche perché permette di superare il surreale dibattuto sui 'sindaci sceriffi'. Nessun sindaco ha mai pensato di sostituirsi alle forze dell'ordine: il problema è che in pochi anni il mondo e le nostre città sono cambiate, ed è necessario adeguare le norme a questo cambiamento. E queste novità, che mi auguro posano presto diventare operative, potranno aiutare a stabilire quando e come un sindaco può prendere provvedimenti".

" in pochi anni il mondo e le nostre città sono cambiate". Con gli occhi pieni di lacrime Domenici si toglie di dosso in poche frasi l'umorismo con cui aveva esordito, per andare dritto al problema che tutti abbiamo in cuore. Lui sa a cosa stiamo pensando. Questo mondo e questa citta' nel giro di pochi anni hanno subito dei cambiamenti incredibili e questi cambiamenti hanno portato con se' problemi e drammi finora impensabili.  Firenze nel 1400 era una citta' meravigliosa, culla della civilta' e della cultura, patria dei piu' grandi artisti e pensatori. Pochi anni dopo, nel 2007, come tutti sapete una mattina i fiorentini si alzarono e trovarono che dal niente la loro citta' era invasa da negri, gialli e balcanici morti di fame. Questi animali strani e mai visti si trovavano a tutti gli angoli, piu' cercavi di non vederli e piu' te li ritrovavi ovunque: al bar, al semaforo, nei negozi, sotto la macchina. Avevano la tendenza a vivere e morire non in silenzio e questo li rendeva ancora di piu' fastidiosi. Come se non bastassero loro, quella mattina dal niente erano comparsi anche dei maniaci che coloravano i muri… anche quelli ovunque.. non te li levavi di torno e non si capiva perche' avevano questa fissazione di scrivere sui muri. Ovunque vedevi graffitari che inseguivano vecchiette urlanti: la citta' viveva nel terrore. Pensare che i fiorentini fino ad allora stavano come dei pascia', non si potevano certo lamentare e vivevano felici e pieni di gratitudine verso i loro signori che si prendevano in ogni modo cura di loro. Per un non fiorentino certo e' difficile magari capire a cosa allude Domenici, potrebbe pensare che si tratti di demagogia.. potrebbe addirittura farsi l'idea che il nostro sindaco viva in un suo mondo dorato di fantasia dove gli unici problemi sono un muro dipinto e un tizio che ti chiede dei soldi a un semaforo. Ma noi fiorentini sappiamo bene di cosa parla ahime'.

Dopo aver ricordato che "in questo Comune non ci sono politiche a senso unico, perché questa è una amministrazione che ha sempre portato avanti gli interventi di inclusione, integrazione e accoglienza", il sindaco Domenici è tornato sul tema del rispetto delle regole. "Il rispetto delle regole è fondamentale per la democrazia – ha detto -. La democrazia è l'unico sistema politico che se le regole non vengono rispettate, muore.

La Tea Albini a quel punto ha sussurrato a Pontello "ma che cazzo dice? ma icche' vol dire scusa? La democrazia… se… muore… oddio mi sta venendo il mal di testa..". Pontello, che e' appena di poco piu' raffinato della nostra assessora preferita gli ha sussurrato "Oh Tea, lo sai che ogni tanto ai' fava gli piace di' cazzate per far vedere che di politica ne sa un monte.. mica ha detto un cazzo.. son solo robe per aumentare il numero di righe di' testo".

E questo vale per tutti e sempre. Anche per le assemblee elettive: e dunque anche nel consiglio comunale della nostra città, dove è necessario garantire la funzionalità e l'agibilità del dibattito democratico. Questo nelle ultime sedute non è avvenuto". "Naturalmente esiste il modo più giusto e opportuno per prendere provvedimenti – ha continuato il sindaco -. Ma dove la Polizia Municipale identifica quei cittadini che recano turbativa ai lavori dell'assemblea, questo sta nelle prerogative della stessa Polizia Municipale. La 'partecipazione democratica' non ha niente a che vedere con una situazione in cui si ostacola il normale svolgimento delle regole democratiche. E la dialettica democratica non può vivere senza il rispetto delle regole e dei regolamenti. Tutti dobbiamo collaborare, perché è l'unico modo per restituire ai cittadini la fiducia nelle istituzioni, che solo così possono essere rappresentative ed efficienti. E ringrazio la Polizia Municipale – ha sottolineato Domenici – perché assolve ogni giorno a questo compito".

Esatto. Poi era un po' emozionato per il discorso di prima e si e' dimenticato di fare l'esempio dell'ultimo consiglio comunale in cui tutte le 15 mozioni presentate sulla tramvia sono state bocciate. E che cazzo (come direbbe la Tea) democrazia mica vuol dire che mi dovete rompere le palle. Fatevi un po' i cazzi vostri e vedete che state tutti piu' sereni.

"Per questo – ha concluso il sindaco – continueremo a porre a tutti i livelli istituzionali il problema sia dell'adeguamento delle norme e delle funzioni della Polizia Municipale, sia delle risorse necessarie a questi compiti, ed anche per gli apparati dello Stato. A Firenze, grazie ad una forte collaborazione con le forze dell'ordine, c'è un importante lavoro comune già avviato e sperimentato. Vogliamo portarlo avanti, perché la nostra città continui ad essere guardata come un punto di riferimento".

E qui e' scoppiata la risata generale di tutta la platea. E il sindaco "ahahahaah! ovvia stavolta l'avete capita la battuta…! ahahaha Firenze presa come punto di riferimento ahahahahah! siamo la citta' con gli affitti piu' cari d'Italia… ahahahah! siamo in emergenza abitativa da almeno dieci anni ahahahaha ci voglion tipo 5 anni solo per entrare in graduatoria per una casa popolare che non c'e'! ahahaha dio che ridere…! ma come mi vengono oioi…ahah".

Anche l'assessore Cioni ha posto l'accento sull'importanza della legalità e del rispetto delle regole evidenziando però le difficoltà con cui devono fare i conti le amministrazioni locali. "La missione delle forze dell'ordine e della Polizia Municipale è far rispettare la legalità, uno dei fondamenti della democrazia.

Ecco ecco, come Platone nel suo famoso scritto "la legalita' e il decoro sono alla base della democrazia".  Siete i soliti ignoranti cafoni senza un minimo di cultura.

Mai come in questo periodo si registra uno straordinario coordinamento e sforzo di forze sui problemi della legalità, ma è sempre più difficile portare avanti questa missione. Sono fiducioso che gli sforzi del governo in questo senso ottengano i risultati sperati perché ad oggi abbiamo armi spuntate". E l'assessore Cioni ha fatto anche un esempio. "Qualche giorno fa ho ricevuto una lettera di alcuni cittadini di via Panicale che ci chiedono come mai vedono sempre i vigili urbani senza però constare gli esiti sperati in materia di degrado e sicurezza. E quindi si domandano se facciamo sul serio. Il problema è che non abbiamo gli strumenti oppure se ci sono, come per esempio le telecamere installate nella zona di San Lorenzo o alle Cascine, non possiamo utilizzarli perché la normativa non dà titolo alla Polizia Municipale di intervenire nell'ambito della sicurezza. Oppure siamo stati costretti a riconsegnare ai graffitari la bomboletta loro sequestrata mentre erano all'opera in una strada a due passi da piazza Signoria perché non c'è stata la querela di parte da parte del proprietario dell'edificio. Per questo serve una normativa più incisiva che ci dia la possibilità di effettuare interventi più efficaci. Altrimenti i cittadini perdono la fiducia nelle istituzioni".

Per far capire meglio i' Cioni aveva fatto preparare un spettacolino teatrale. buio in sala, entra un vigile urbano con la spada di star wars che guardando l'orizzonte grida "per dio, la nostra missione e' sempre piu' difficile! ogni giorno combattiamo in prima linea per salvare l'universo dalla morte secca e nessuno che ti ringrazi. tutti ti guardano male, ti disprezzano, scrivono sui muri "meglio puttana che vigilessa urbana" , si prendono gioco di te, ti tirano le pacchine e quando ti volti son tutti girati che fischiettano…." . in quel mentre da dietro arriva un altro vigile urbano basso e grasso con il cappellino con la visiera all'incontrario che aggredisce alle spalle il giovane skywalker con una bomboletta spry.. "aaaaah!" grida il giovane skywalker facendo cadere la spada, visibilmente spuntata. si riaccende la luce in sala e l'attenzione torna al Cioni, chiaramente commosso dalla pièce.

L'assessore Cioni, come già il sindaco Domenici, ha poi ribadito come a Firenze l'impegno sul rispetto della legalità si coniughi con una politica che ha fatto dell'accoglienza, dell'integrazione e del sostegno sociale alle persone disagiate uno delle sue bandiere. "Rispetto a questa tematiche la nostra città dà una risposta che non ha uguali in Italia: per l'accoglienza e le politiche di inclusione sociale Firenze spende 239 euro pro-capite a fronte di una media nazione che si ferma a 95 euro. Nel 2006 il Comune ha preso in carico 315 minori in condizioni di disagio allontanandoli dalle strade. Firenze quindi ha le porte aperte per chi si vuole integrare, ma non può essere messa sotto schiaffo da alcuni che non rispettano le regole" ha concluso l'assessore Cioni.

Applausi scroscianti, volti commossi e rincuorati, decisi a continuare l'impervio cammino della lotta al degrado. Incamminandosi verso l'uscita la Tea fa al Pontello "un bel discorso davvero, ovvia. Solo  unn'ho capito l'ultima cosa della bandiera.. dell'integrazione…delle porte aperte…ho appena finito di dire a quegli spaccapalle di lotta per la casa che i loro 400 immigrati li devono far sloggiare dal luzzi… che e' sta moda ora… mica ce li dobbiamo ciucciare noi e trovargli una casa vero?" e i' Pontello con un sorriso buono " via Tea, te di politica non capisci proprio niente…".

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