Genova-G8: presidio a Firenze in solidarieta’ con gli imputati.

Lunedi’ 17 dicembre

ore  18.00 – piazza del mercato centrale – Firenze

presidio in solidarieta’ con i 25 imputati di Genova.


La pace scritta in tribunale

Il tribunale di Genova venerdi’ 14 dicembre ha emanato la sentenza di primo grado contro i 25 manifestanti scelti tra i 300.000 che erano a Genova nel 2001: 24 condanne tra i 5 mesi e gli 11 anni di carcere, 1 solo assolto.

14 sono stati condannati per danneggiamento durante le cariche in via Tolemaide, con pene che vanno dai 5 mesi ai 2 anni e mezzo. Gli altri 10 sono stati condannati per devastazione e saccheggio: da 6 a 11 anni.

Giustizia dunque e’ fatta, la storia e’ scritta, revisionata e corretta.

Il filo che in questi anni ha cucito questa rassicurante coperta e’ partito dalla scelta del reato da contestare (devastazione e saccheggio e’ un reato di guerra, usato ad esempio nel processo alla catastrofe del Vajont, dove gli imputati furono assolti), e’ proseguito durante il processo, dove sfilavano come testimoni gli stessi poliziotti che nel 2001 massacrarono e torturarono centinaia di persone, e’ arrivato fino alla richiesta di pene esemplari (255 anni) e alla sentenza di venerdi’.

Ma il vero processo era gia’ iniziato nel 2001, la sentenza decisa ancora prima dell’inizio. Ci sono i manifestanti buoni e quelli cattivi. Per colpa dei cattivi che spaccano le cose i buoni verranno massacrati e torturati. All’interno poi dei cattivi ci sono quelli in fondo buoni, che hanno risposto solo a delle provocazioni, e quelli cattivissimi dentro, che avevano pianificato tutto e di cui non si deve avere pieta’. Tutto ritrova un senso.

Questa sentenza prima ancora dei tribunali l’hanno scritta i giornalisti, i politici, gli onesti cittadini e tutte le 300.000 persone che erano a Genova nel 2001 e in questi anni hanno permesso che quello che avevano vissuto venisse cancellato e riscritto. 25 capri espiatori hanno fatto comodo a molti: per farsi una carriera, per acquietare i propri sensi di colpa, o piu’ semplicemente per essere rassicurati.

Le vetrine non si toccano, le banche si rispettano. La testa va tenuta bassa.

“…il giorno dopo c’erano i segni – di una pace terrificante.”
Csa NextEmerson

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